Sebbene l'Aṅguttara Nikāya sia noto come Discorsi "numerati" o "numerici", la sua etimologia può darci indizi sulla sua origine. La parola Aṅguttara è composta da aṅga, che in pāli e in sanscrito significa "membro" o "divisione" e da uttara che significa "nord". In sanscrito "nord" è usato in senso figurato anche nel senso di superiore, al di sopra, quindi uttara potrebbe essere tradotto figurativamente come "più di" in senso incrementale.
Le diverse categorie in cui venivano suddivisi i primi testi canonici buddisti prima della scolastica Hinayana erano chiamate aṅgās. Originariamente le categorie venivano create in base al tipo di materiale presente nei vari testi e in seguito furono utilizzate per classificare gli stessi testi.
L'Aṅguttara può quindi riferirsi alla sua origine geografica come "divisione settentrionale" o "divisione incrementale". Il secondo significato sembra chiaro rispetto all'organizzazione in libri, dal libro degli uni, successivamente fino al libro degli undici, dove i discorsi sono raggruppati in relazione al numero di argomenti didattici che contengono. Tuttavia, "divisione settentrionale", oltre a essere la traduzione più diretta, può dare indizi sulla sua origine geografica, considerando, inoltre, che lo stesso pāli è linguisticamente legato ai dialetti prakrit dell'India nord-occidentale, ma dove compare è nel sud.
Questo secondo libro, quello dei Due, mantiene la struttura a matrice di Mātikās del libro precedente, che serve come base mnemonica di titoli da ricordare, quindi non è molto leggibile e, di conseguenza, il suo interesse è molto scarso. Possiamo segnalare AN 2.61, sull'insoddisfazione femminile permanente, come un contributo originale molto curioso.
AN2 - Il Libro dei Due
Digha Nikāya