Il nono libro dell'Aṅguttara Nikāya, la Raccolta dei discorsi numerati del Buddha, raccoglie 432 sutte o discorsi il cui argomento è incentrato su gruppi di nove temi. Questa volta, però, i nove oggetti non compaiono in modo così esplicito come nei volumi precedenti.
Questo libro ruota fondamentalmente intorno alle nove sfere o dimensioni: i quattro jhāna, i quattro āyatana e lo stato di cessazione, attraverso una molteplicità di variazioni di diversa complessità che raggiunge il suo apice in AN 9.41. Con il capofamiglia Tapussa, un discorso denso, complesso e particolarmente complicato da ricostruire che descrive in profondità il percorso mistico diretto alla piena illuminazione.
I sutta più interessanti, oltre a quelli sopra citati, sono:
AN 9.5. Poteri: Il modo migliore per prendersi cura è incoraggiare, sistemare e radicare gli infedeli nella fede, gli immorali nell'etica, gli avidi nella generosità e gli ignoranti nella saggezza.
AN 9.19. Una divinità: "Praticate il jhānas, bhikkhus! Non siate negligenti! Non pentitevi in seguito, come quegli antichi devas".
AN 9.22. Un puledro selvaggio. Un altro sutta che parla della doma dei cavalli, così affine al Buddha.
AN 9.33. I nove progressivi raggiungimenti contemplativi: Una descrizione della pratica contemplativa.
AN 9.37. Di Ānanda: Su come non sperimentare il campo sensoriale.
AN 9.71. Sterilità emotiva: Sulle conseguenze dei dubbi sul Maestro.
Questo libro non contiene sutte false.
Insomma, questa volta l'arduo ed esaustivo lavoro di ricerca e ricostruzione in linguistica comparata è stato particolarmente difficile e il risultato è inestimabile per chi di voi vuole intraprendere la via diretta al Nibbāna.
AN9 - Il Libro dei Nove
Digha Nikāya